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La senatrice e l’influencer: una coppia che non t’aspetti

La senatrice e l’influencer: una coppia che non t’aspetti

La senatrice e l’influencer: una coppia che non t’aspetti. Chiara Ferragni ha accettato l’invito che le aveva fatto qualche settimana fa la senatrice a vita Liliana Segre, che avrebbe voluto inaugurare con lei il rinnovato Memoriale della Shoah al Binario 21, Stazione Centrale di Milano. Per far conoscere a tutti i follower della moglie di Fedez gli orrori dell’Olocausto. E Chiara Ferragni, che non era riuscita ad andare alla inaugurazione, ora si fa fotografare accanto a Liliana Segre.

Il commento della Ferragni

«Dopo le nostre chiacchierate telefoniche, oggi ho avuto il piacere di conoscere di persona la Senatrice Liliana Segre. La sua storia e la sua determinazione mi hanno molto colpito», scrive Chiara Ferragni a commento della foto.

Il racconto della senatrice a vita

«Ci siamo viste intorno alle 9.30 a casa mia e siamo state insieme un’oretta. Insieme abbiamo deciso che andremo a visitare il Memoriale, in forma privata, probabilmente dopo l’estate. Si è trattato di «un incontro affettuoso, Chiara è una donna bellissima e molto carina nei modi, inoltre, come fossi sua nonna, mi ha mostrato anche le foto dei suoi splendidi bambini». La senatrice a vita si ostina a sperare nei giovani: «Un’utopia più che una speranza. Ho raccontato per 30 anni, sono qui con voi nell’ultimo posto in cui vorrei tornare e lo faccio per convincermi che sia utile. Ma in fondo so che tra 20 anni la Shoah sarà una riga sui libri di storia e, dopo, neanche quella. Come è stato col genocidio degli armeni».

L’indifferenza è il vero male del mondo

“Indifferenza” è la parola che la senatrice ha scelto per la parete che accoglie chi entra al Memoriale. «L’ho subita e sofferta per tutta la vita. È il vero male del mondo, la ragione per cui quello che è successo è potuto succedere in centro a Milano, senza che nessuno alzasse un dito. Perché se non tocca te, non ti riguarda», dice. Aggiungendo: «La paura non mi appartiene, ne ho solo per il futuro dei miei nipoti, perché quello che vedo attorno a me non mi piace. Per il resto, porto avanti il mio dovere e non mi frega nulla di minacce né critiche, come quelle per aver invitato qui Chiara Ferragni. Io vado avanti, l’obiettivo è che i giovani vengano qui e guardino che cosa può fare l’indifferenza».

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