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Briatore: “Il mio Crazy Pizza troppo caro? Ho prenotazioni per tutto giugno”

Briatore: “Il mio Crazy Pizza troppo caro? Ho prenotazioni per tutto giugno”

Briatore: “Il mio Crazy Pizza troppo caro? Ho prenotazioni per tutto giugno”. Il popolare imprenditore risponde così alle critiche sulla sua nuova iniziativa di ristorazione: «La polemica nasce solo perché c’è qualcuno che fa qualcosa di nuovo e ha successo. Noi siamo già prenotati fino a fine giugno. A noi interessa la risposta del cliente che ci interessa. Tutto il resto è aria fritta».

Insomma, l’icona italiana della pizza – con lo chef Cracco prima e adesso con Flavio Briatore – è sempre in mezzo alle polemiche. Lui torna a rispondere alle critiche postate sui social riguardo i prezzi considerati troppo elevati del suo brand Crazy Pizza. Lanciato nel 2019, il marchio conta già tra i suoi indirizzi Montecarlo, Londra a Knightsbridge, di fronte a Harrods. La prima apertura in Italia è avvenuta lo scorso luglio a Porto Cervo. Poi è stata la volta di Roma e Milano.

Dalle pizze tradizionali a quelle gourmet

La particolarità dell’insegna è quella di proporre pizze sottilissime e croccanti. Realizzate con un impasto speciale senza lievito e tirato a mano. Condite in modo classico, ma anche con ricette gourmet. In carta troviamo le tradizionali Margherita (14 euro) e Marinara (13 euro), ma anche una Pata Negra (65 euro), con il pregiatissimo prosciutto spagnolo, la Crazy Pizza con mozzarella e tartufo nero e bianco (45 euro). Non mancano, poi, insalate e dessert preparati sul momento: come il tiramisù (16 euro). Il tutto da innaffiare con bottiglie provenienti da ogni regione d’Italia e numerose etichette di Champagne. Ma, anche cocktail che evocano le atmosfere della Dolce Vita anni ’60.

Briatore: “Il mio Crazy Pizza troppo caro? Ho prenotazioni per tutto giugno”

«Ognuno al Crazy Pizza può spendere poco o tanto. Dipende da quello che prende. Diamo la possibilità alla gente di bere dei vini importanti, mangiando una pizza, ma c’è un menu, ci sono i prezzi e ognuno prende quello che vuole. Se prendi un Sassicaia il prezzo sale, se prendi un’acqua minerale o una coca light il prezzo è diverso. C’è una possibilità variegata di menu che consentono di scegliere. E i prezzi sono assolutamente normali. Credo che la pizza Margherita costi 14-15 euro. Idem una serie di insalate.

Un target di clientela giovane

«Noi abbiamo una clientela molto giovane, sia a Milano che a Londra», spiega Briatore. «Nessuno comunque si è mai lamentato del costo, perché è in proporzione al servizio, alla qualità, all’energia che c’è nel locale e al modo in cui si viene trattati. Abbiamo avuto solo complimenti e tutti reputano che la pizza sia la migliore che abbiano mai mangiato, perché è senza lievito, perché i prodotti utilizzati sono i migliori che possiamo trovare in Italia. Quando il cliente è contento, noi siamo felici e il resto sono tutte chiacchiere».

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