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La grande inchiesta che svela il tesoro nascosto di Vladimir Putin

La grande inchiesta che svela il tesoro nascosto di Vladimir Putin

Una grande inchiesta svela il tesoro nascosto di Vladimir Putin

Una grande inchiesta svela il tesoro nascosto di Vladimir Putin. Palazzi, yacht, vigneti e addirittura un resort sciistico. Tutto quando nel patrimonio di Vladimir Putin, ma non formalmente di sua proprietà: tutto collegato da un’unica rete. Una serie di mail sembra dimostrare che l’insieme di beni, per un valore di 4,5 miliardi di dollari, è sempre riconducibile allo stesso dominio LLCIinvest.ru. A unire i fili è un’indagine condotta da Organized Crime and Corruption Reporting Project (Occrp) e il sito indipendente russo Meduza, rilanciata dal Guardian. Sottoposto a sanzioni per l’invasione dell’Ucraina, Putin ufficialmente possiede pochi beni. Solamente un appartamento a San Pietroburgo, due auto sovietiche anni ’50, una caravan e un piccolo garage.

Una grande inchiesta svela il tesoro nascosto di Vladimir Putin

L’inchiesta, durata un’anno, ha identificato 86 compagnie e organizzazioni no profit che usano tutte il comune dominio LLCinvest nelle mail. E dai contenuti delle mail si evince che direttori e amministratori di diverse società discutono fra loro di affari come parte di una stessa organizzazione. Secondo un anonimo esperto russo di anticorruzione, “LLCInvest sembra una sorta di cooperativa, o una associazione, nella quale i membri si scambiano benefici e proprietà”.

Ville da sogno, spesso utilizzate dal presidente

I beni coinvolti sono a nome di altre persone, spesso legate a Putin, ma il presidente russo ne usufruisce spesso. Fra questi vi è Palazzo Gelendzhik, mega villa sul mar Nero da 14 mila metri quadri, circondata da 7.500 ettari di parco, il cui lusso pacchiano è stato svelato in un filmato diffuso dal dissidente Alexei Navalny. Un altro di questi beni sono gli ettari di vigna collegati alla villa. Così come il resort sciistico di Igora, vicino Leningrado, dove nel 2013 si è sposata una figlia di Putin. Senza dimenticare Villa Sellgren, una magione vicino San Pietroburgo, nota fra la popolazione locale come “la dacia di Putin”, oppure un’altra dacia in legno nella stessa regione, chiamata la Capanna del pescatore.

Il Cremlino nega tutto

Da anni Putin viene accusato di accumulare in segreto una vasta ricchezza affidata a prestanome. Il leader del Cremlino ha sempre negato. Dieci anni fa, l’uomo d’affari Sergey Kolesnikov è dovuto fuggire dalla Russia dopo aver raccontato di aver organizzato uno schema grazie al quale un gruppo di oligarchi ha versato milioni di rubli in un fondo d’investimento a beneficio di Putin, allora primo ministro. “Il presidente della Federazione Russa non è in alcun modo collegato o affiliato con gli oggetti e le organizzazioni nominati”, ha detto un portavoce del Cremlino.

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