Il micidiale cocktail di pillole che uccise il Re
Il micidiale cocktail di pillole che uccise il Re. Il biopic con Tom Hanks, Elvis, ha riacceso per l’ennesima volta le luci sulla vita della più grande rockstar di tutti i tempi. E sulla sua drammatica fine. Il fratellastro di Presley, David E Stanley, ha raccontato in una recente intervista come fosse a Graceland il giorno della morte di suo fratello. Era il mattino del 16 agosto 1977, poche ore prima che Elvis partisse per Portland per un nuovo tour. David lavorava per suo fratello dall’età di 16 anni. Ha detto che Elvis ha ingurgitato il suo ultimo cocktail di pillole ed è crollato sul water nella sua villa. David era la sua guardia del corpo e tour manager, ricorda come ha visto la faccia di suo fratello sepolta nel tappeto mentre suo padre Vernon gridava: “Dai, Elvis, respira!”. Sempre nell’intervista ha detto: “Sono arrivato quando è entrato il paramedico e ho detto: ‘È un’overdose di droga’.
Gli ultimi istanti nelle parole del fratellastro
“Non mi sono fatto prendere dal panico perché l’avevo tirato fuori da una dozzina di situazioni di overdose. Sono corso su per i gradini, nella sua stanza, il bagno dove Elvis era sdraiato in posizione fetale. Vernon era ai suoi piedi e gemeva: ‘Mio figlio è morto’. Non stava mangiando un panino al burro di arachidi e gelatina, come affermano tutti questi teorici della cospirazione. È stata un’overdose di droga. Quando l’ho visto ho capito che se n’era andato, il rigor mortis era arrivato, i suoi occhi erano rivolti all’indietro e il viso blu gonfio.
Il micidiale cocktail di pillole che uccise il Re
I test post mortem hanno mostrato che Elvis soffriva di malattie cardiovascolari avanzate, enfisema e disturbi intestinali. Il suo sangue conteneva almeno dieci diversi farmaci. Un’indagine sul suo medico, il dottor Nichopoulos, ha poi rivelato che negli otto mesi precedenti la sua morte, a Elvis vennero state prescritte 8.805 pillole e farmaci iniettabili, inclusi antidolorifici assunti a una velocità comune solo nei malati terminali di cancro. Il dottore è stato autorizzato dal consiglio sanitario del Tennessee dopo aver affermato di averli prescritti solo per tenere il suo paziente lontano dalle droghe illegali di strada.
Il Colonnello Parker, spietato affarista
David ha detto di ricordare come Elvis sia caduto nell’abuso di droghe dopo che il suo manager, il colonnello Tom Parker, lo costrinse a lavorare con un programma estenuante, soffocando la sua creatività. Ha affermato che il manager lo considerava un “prodotto”, non prendendosi cura del suo benessere, costringendolo in tournée al culmine della sua dipendenza dalla droga. Il fratellastro ha concluso raccontando che Parker, abile affarista, ha immediatamente aperto un negozio a Graceland, gestendo le stampe delle etichette discografiche e le operazioni di merchandising, prima ancora che Elvis fosse sepolto.
