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Grazie a Dio… le condizioni del Santo Padre migliorano

Grazie a Dio… le condizioni del Santo Padre migliorano

Grazie a Dio... le condizioni del Santo Padre migliorano

Il generale quadro clinico di Papa Francesco è in progressivo miglioramento. Il Santo Padre prosegue le terapie al decimo piano del Policlinico Gemelli, dopo il ricovero di due giorni fa, per un malore causato da “un’infezione respiratoria”. Quella che poi i medici hanno classificato come “bronchite su base infettiva”.

Grazie a Dio… le condizioni del Santo Padre migliorano

La situazione odierna viene descritta dal direttore della Sala stampa vaticana, Matteo Bruni, spiegando che “Sua Santità Papa Francesco ha riposato bene durante la notte. Il quadro clinico è in progressivo miglioramento e prosegue le cure programmate”.

Lo staff che si prende cura di lui

Due primari e una piccola squadra di due infermieri di fiducia del Vaticano, coordinata da Massimiliano Strappetti, assistente sanitario personale del Papa, rappresentano il nucleo centrale dello staff medico che assiste Papa Francesco. A questi si aggiunge Andrea Arcangeli, direttore della Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano. Attorno ruotano altri specialisti, come i radiologi che hanno contribuito a chiarire il quadro clinico. L’equilibrio cardio-respiratorio e la delicatezza della situazione, vista l’età del paziente, prevedono che i controlli avvenga parallelamente sulla funzionalità del respiro e su quella cardiaca. I due apparati sono fortemente legati e l’affaticamento di uno incide sull’altro.

Assente più che giustificato

In Vaticano è già pronto il piano per i riti della Settimana Santa, a partire dalla messa della Domenica delle Palme che sarà celebrata dal vice decano del Collegio cardinalizio, il cardinale Leonardo Sandri. Quelle del Giovedì Santo, la “crismale” del mattino dal cardinale vicario di Roma Angelo De Donatis e la pomeridiana “in Coena Domini” dall’arciprete di San Pietro card. Mauro Gambetti.

Quando tornerà a casa?

I medici non si pronunciano sulla data delle dimissioni. Anche perché Francesco ha preso peso e questo non aiuta nell’affrontare l’infezione. Considerando anche il fatto che Bergoglio all’età di 21 anni, quando faceva il seminarista in Argentina, subì una resezione in seguito a una grave forma di polmonite. In quella occasione subì l’asportazione del lobo superiore del polmone destro a causa di tre cisti. A quell’epoca malattie polmonari come infezioni fungine o polmoniti erano curate chirurgicamente per la scarsità di antibiotici.

Tutto il mondo cattolico in preghiera

Al suo indirizzo continuano ad arrivare attestati di vicinanza e auguri di pronta guarigione da tutto il mondo: dalle autorità istituzionali, ecclesiastiche, associazioni e semplici fedeli. Tra gli altri quelli del presidente Sergio Mattarella, del presidente americano Joe Biden, del segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, del presidente della Camera Lorenzo Fontana e di alcuni ministri. Tanto che il Papa, attraverso un tweet, si è detto “toccato dai tanti messaggi ricevuti in queste ore”, esprimendo “a tutti” la sua “gratitudine per la vicinanza e la preghiera”.

 

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