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Un “Prof” con l’inguaribile passione per la musica italiana

Un “Prof” con l’inguaribile passione per la musica italiana

Di cognome fa Castaldo ma non è parente di Gino. Eppure entrambi si occupano, anche se in maniere differenti, di musica. Ciro Castaldo, classe 1975, è un professore di matematica e fisica che, dagli anni ’90, si occupa anche di musica, in special modo di Mia Martini e del cantautorato italiano.

A Sanremo 2024 si riparlerà di Mia Martini

Sarà presente come giornalista e autore alla 74esima edizione del Festival di Sanremo rappresentando, di fatto, l’intero territorio all’appuntamento per eccellenza della televisione italiana. Un riconoscimento legittimo, frutto di tanti anni anni di lavoro e dedizione per promuovere ed educare i giovani e i meno giovani alla bellezza musicale e all’arte nelle sue varie declinazioni. Troveremo Castaldo durante il prossimo festival presso Casa Sanremo Writers con Martini Cocktail (Edizioni Melagrana), un libro di valore – già utilizzata dal regista Giorgio Verdelli per il suo docufilm Rai Fammi sentire bella – che lo ha consacrato tra i massimi biografi e critici dell’indimenticabile Mimì.

Un enorme contributo alla musica italiana di qualità

Ha iniziato molto presto, infatti è stato uno storico collaboratore dello Chez Mimì Mia Martini club, l’unico fans club riconosciuto dall’artista nel 1990, fondato e diretto dal compianto messinese Pippo Augliera. A partire dai primi anni ‘90 il nostro professore ha raccolto materiali, interviste, aneddoti e curiosità sulla grande Mia Martini.

Al centro di questa lunga linea del tempo non ci sono solo una conoscenza raffinata e un amore smisurato per Mia Martini ma anche il desiderio di riporre l’attenzione sul suo straordinario contributo al panorama musicale italiano e mondiale, diffidando e combattendo le cattiverie che la grande interprete ha dovuto subire durante la sua carriera artistica e approfondendo anche tematiche personali che hanno segnato la vita dell’artista. Da fine biografo ha posto l’attenzione su tutte le fasi musicali del repertorio martiniano: dallo studio della musica classica alle prime esecuzioni jazz, dall’approccio al folk e al rock progressive alle consacrazioni ai Festivalbar.

No profit per Mimì

Castaldo ha fondato l’associazione no profit Universo di Mimì di cui è anche presidente, ottenendo che un luogo pubblico di Somma Vesuviana portasse il nome di Piazza Mia Martini. Ideando e realizzando, come direttore artistico, il Mia Martini Festival che si tiene ogni anno al Teatro Summarte di Somma Vesuviana. Il professore non ha nascosto il suo entusiasmo sui social e ci ha raccontato come l’accredito in sala stampa sia un vecchio desiderio che si è realizzato negli anni. Essere poi a Casa Sanremo come autore è sicuramente un risultato importante. Vale la pena ricordare infatti che Ciro Castaldo è autore di quattro libri dedicati alla critica e alla recensione musicale. Dei quali uno dedicato all’indimenticabile produttore e autore Giancarlo Bigazzi.


La scelta, tra questi, di partire da Martini Cocktail, piuttosto che dagli altri, si fonda su una questione affettiva e encomiastica. Infatti, uno dei Premi più importanti del festival, quello della Critica (più volte riconosciuto come il vero premio della gara canora), porta il nome di Mia Martini. Proprio a sottolineare la straordinaria dimensione artistica che la cantante calabrese ci ha lasciato in eredità. È quindi questa la volontà dell’autore, far conoscere Mimì alle nuove generazioni. Trasmettere il suo amore, sottolineare – come nel suo libro – il modo in cui i “grandi” della musica l’hanno amata e apprezzata per il suo essere, oltre che interprete, musicista autentica.

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