Now Reading
Quanta vita, quante emozioni, quante risate: rivediamo i film di Monica Vitti

Quanta vita, quante emozioni, quante risate: rivediamo i film di Monica Vitti

Più di 50 pellicole, con alcune delle quali ha vinto 5 David, 12 Globi d’oro e 3 Nastri d’argento, il premio come migliore attrice a Berlino nel 1984 e il Leone d’oro alla carriera nel 1995. Questa in sintesi la filmografia di Monica Vitti, attraverso la quale anche chi non l’ha conosciuta ed era troppo giovane quando lei girava con i grandi registi del cinema italiano, potrà ammirarla nell’arte cinematografica della quale lei era testimone sensibile ed ispirata, guidata da un talento fuori dal comune e da una grande ironia. Per lei il cinema era la vita e l’ha dimostrato con una dedizione alla “settima arte” da manuale. Bravissima anche come doppiatrice, la Vitti ha prestato la sua voce a diversi personaggi, come quello di Ascenza nel film Accattone di Pierpaolo Pasolini, a Rossana Rory in I soliti ignoti di Mario Monicelli, a Dorian Gray ne Il grido di Michelangelo Antonioni, voce di Daphne in Senti chi parla adesso.

Tra gli imperdibili della sua filmografia, sicuramente da cercare online o da recuperare in dvd:

L’AVVENTURA (1960) – Il film che inaugurò lo straordinario sodalizio con Michelangelo Antonioni, vinse il Premio della Giuria al Festival di Cannes. A Monica Vitti valse invece il Globo d’Oro e la Grolla d’Oro come Migliore attrice rivelazione.

L’ECLISSE (1962) – Sempre diretta da Antonioni, qui l’attrice recita accanto ad Alain Delon. Lei è Vittoria, lui un cinico agente di Borsa per il quale lei perde la testa, diventandone l’amante. Ma lui la “tradirà” rubandole tutti i soldi della madre. Il film ha ottenuto il Premio Speciale della Giuria al 15° Festival di Cannes.

DESERTO ROSSO (1964) – Ultimo capitolo della Tetralogia di Michelangelo Antonioni. La Vitti veste i panni di Giuliana, moglie di un dirigente industriale, infelice e depressa. La donna penserà anche al suicidio, fino a quando incontra Corrado (Richard Harris) e ne diventa l’amante. La pellicola ottenne il Leone d’Oro al Festival di Venezia 1964 e il Nastro D’Argento alla Miglior fotografia (Carlo Di Palma). Ottimo il riscontro anche all’estero.

LA RAGAZZA CON LA PISTOLA (1968) – Il talento di Monica Vitti incontra quello di Mario Monicelli. Per l’attrice è la svolta: dopo molti ruoli drammatici, ecco finalmente messa in risalto la vis ironica della mattatrice romana. Assunta è una ruspante ragazza siciliana che accetta di essere rapita da un uomo del suo paese di cui è segretamente innamorata. Spera in nozze riparatrici, ma Vincenzo fugge in Inghilterra. La ragazza lo insegue, pistola in mano. Due David di Donatello (Miglior produttore e Migliore attrice protagonista), un Nastro d’Argento, un Globo d’Oro e una Grolla d’Oro alla Migliore attrice protagonista e una nomination agli Oscar come Miglior film straniero. Il film lancia di fatto Vitti nel panorama internazionale.

DRAMMA DELLA GELOSIA (TUTTI I PARTICOLARI IN CRONACA) (1970) – Diretto da Ettore Scola, ha per protagonisti un tris d’eccesione formato da Monica Vitti, Marcello Mastroianni e Giancarlo Giannini. Lei è Adelaide, una donna procace che fa perdere la testa a un muratore sposato. Innamorata anche di un giovane pizzaiolo, Adelaide vorrebbe stare con entrambi, ma… Per questa interpretazione Monica ottenne il Globo e la Grolla d’Oro come Migliore attrice.

NINÌ TIRABUSCIÒ, LA DONNA CHE INVENTÒ LA MOSSA (1970) – Monica Vitti, in questa commedia, è diretta da Marcello Fondato. Maria Sarti, agli inizi del ‘900, prova in tutti i modi a diventare un’attrice di prosa, finendo però a cantare in un cabaret napoletano dove inventa il famoso colpo d’anca passato alla storia come “la mossa”. Ne segue un processo per oscenità. Monica Vitti si porta a casa il David di Donatelo come Migliore attrice protagonista, segnando una pagina di storia del cinema italiano.

POLVERE DI STELLE (1973) – Monica Vitti incontra Alberto Sordi, che dirige la commedia e ne è anche interprete. Una compagnia d’avanspettacolo si esibisce durante la Seconda guerra mondiale e ottiene uno strepitoso successo al Teatro Petruzzelli di Bari. Nel film, Sordi volle anche Wanda Osiris e Carlo Dapporto. Vitti anche in questo caso non passò inosservata e vinse l’ennesimo David di Donatello come Migliore attrice protagonista. Memorabile la canzone Ma ‘ndo vai se la banano non c’è l’hai!

L’ANATRA ALL’ARANCIA (1975) – Film di Luciano Salce, con Monica Vitti e Ugo Tognazzi. I due attori interpretano una ricca coppia borghese, in crisi dopo dieci anni di convivenza. Un David e un Nastro d’Argento alla Migliore attrice protagonista per Monica Vitti.

AMORI MIEI (1978) – Firmato da Steno, vale alle Vitti il David di Donatello come Migliore attrice protagonista. L’attrice interpreta una donna sposata con un uomo troppo preso dal suo lavoro  Johnny Dorelli). Come consigliatole dal suo stesso coniuge, la donna si sceglie il prof. Antonio Bianchi (Enrico Maria Salerno) come secondo marito. Quando Anna scopre di essere incinta e non sa chi è il padre, le cose precipitano.

FLIRT (1983) – Grazie a questa pellicola diretta da Roberto Russo, la Vitti si portò a casa l’Orso d’Argento per il miglior contributo singolo al Festival di Berlino del 1984. Una donna inizia a sospettare che il fidanzato abbia un’amante e inizia a pedinarlo. Un’altra donna c’è… ma è solo immaginaria.

View Comments (0)

Leave a Reply

Your email address will not be published.

Scroll To Top