Il caffè espresso italiano candidato a patrimonio dell’Umanità?

Il caffè espresso italiano candidato a patrimonio dell’Umanità? Nel 2017 toccò alla pizza. Il 2022, invece, potrebbe essere l’anno del caffè espresso italiano. Da sempre simbolo dello stile di vita di un Paese e di una comunità, l’espresso potrebbe diventare un patrimonio immateriale dell’Umanità.
Il caffè espresso italiano candidato a patrimonio dell’Umanità?
Il dossier di candidatura “Il caffè espresso italiano tra cultura, rito, socialità e letteratura nelle comunità emblematiche da Venezia a Napoli” è stato presentato mercoledì scorso al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Il verdetto è previsto per il 29 marzo: la Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco che dovrà decidere se inviare a Parigi la candidatura per ottenere l’iscrizione del sito Unesco entro l’anno.
Il parere del Ministro Patuanelli
“Il caffè – ammette il Ministro Stefano Patuanelli – per noi non è solo un prodotto. È qualcosa che unisce una grande famiglia che è l’Italia. Sono citate Venezia e Napoli ma avremmo potuto citare tante altre città. Il titolo del dossier della candidatura contiene parole che sembrano semplici ma che contengono l’essenza della nostra cultura, della nostra vita e della nostra storia”.
In un momento storico dove è fondamentale ritrovare la socialità e la convivialità, un progetto di questo tipo – che sta procedendo da svariati anni – spotrebbe assumere una simbologia precisa.
Per il Presidente De Luca è un’icona di italianità
Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, dichiara: “Il riconoscimento del caffè completerebbe per la Regione Campania il trittico con la dieta mediterranea e la pizza. Sono soddisfatto del lavoro unitario fatto, un piccolo miracolo per il nostro paese, sul caffè abbiamo trovato una linea d’intesa unificante. Un caffè è l’Italia nel mondo, c’è una filosofia di vita che ci rappresenta”.