Tale e Quale non è solo uno show tv… a volte è la realtà!

Tale e Quale non è solo uno show tv… a volte è la realtà! Questa è una storia davvero incredibile… ma reale e ampiamente documentata.  Quando la Russia ha invaso l’Ucraina, il suo presidente Zelensky è diventato immediatamente il “nemico numero 1” di Putin. Il leader ucraino, però, non è stato l’unico a trovarsi in una situazione di grave pericolo. La medesima condizione, da quel momento, è diventata l’incubo di Umid Isabaev, 41enne di Kiev che, per vivere fa…  il sosia e imitatore del premier ucraino (compare anche nella serie attualmente in onda, Servitore del popolo).

Tale e Quale non è solo uno show tv… a volte è la realtà!

Temendo di rischiare la vita per un possibile clamoroso equivoco, nelle prime settimane il falso Zelensky è rimasto nascosto nei bunker di Kiev. Poi, inaspettatamente, l’inattesa chiamata di due figure insolite: i sosia del presidente russo Vladimir Putin e del leader nordcoreano Kim Jong Un, che gli hanno offerto aiuto per fuggire dall’Ucraina in guerra. L’iniziativa è partita da Howard X, sosia nordcoreano che ha raccontato questa storia al quotidiano americano Washington Post, chiedendo però di rimanere anonimo. Lui non conosceva personalmente il suo “collega”ucraino ma aveva lavorato ad uno documentario sui sosia degli uomini politici, trasmesso dalla televisione russa due anni fa. Anche per lui, assomigliare a Kim Jong-un rappresenta una vita divertente ma anche piena di situazioni delicate, dai potenziali risvolti pericolosi. basti pensare che in alcuni Paesi, gli imitatori venivano usati come mascheramento e depistaggio, come avvenne con quello di Saddam Hussein in Iraq.

Un viaggio pieno di insidie

Howard X ha quindi deciso di attivarsi per organizzare e pagare il viaggio di fuga al collega ucraino. E per farlo – qui la storia diventa ancora più surreale – ha pensato di contattare Steve Poland (nome d’arte)… ovvero il sosia di Vladimir Putin! Questi, con la sua incredibile somiglianza allo “zar”, vive interpretando spot, videoclip e apparendo nelle situazioni più diverse. Aveva conosciuto Howard X proprio in occasione diella realizzazione di una campagna pubblicitaria. “Anche se fingo di essere lui, non lo ammiro”, ha dichiarato il finto Putin allo scoppio della guerra in Ucraina tramite un comunicato diramato sui social. per questo anche lui si è attivato, pianificando la fuga di “Zelensky” verso la sua Polonia. I due sono rimasti  in contatto durante tutto il viaggio, durato tanto e non privo di difficoltà. Ma la cosa più bella, un epilogo che varrebbe la pena di trasformare in un film… è che il sosia del leader ucraino è stato salvato dal sosia del leader nemico! Dove non arrivano le persone vere arrivano i “tali e quali”!

Come riporta il quotidiano americano, il sosia di Zelensky è stato contattato più volte dai russi quando si trovava ancora a Kiev. Steve Poland ha rivelato che “i russi volevano portarlo in Russia e usarlo per scopi propagandistici”. Nel frattempo anche gli ucraini gli inviavano proposte di aiuto e l’attore, comprensibilmente, non sapeva di chi potersi davvero fidare. Poi la chiamata dei due sosia e la partenza insieme a migliaia di altri profughi in fuga.

Il mondo che vorremmo

Dopo un viaggio durato una settimana, costellato da diverse minacce ricevute e vari superamenti di posti di blocco superati, il 12 marzo scorso Isabaev è finalmente arrivato in territorio polacco, al sicuro dove ad attenderlo c’era Steve Poland! Si sono abbracciatie poi si sono bevuti una birra insieme. Immaginate i clienti del bar:al posto delle pallottole sono migliaia di click per altrettanti selfie! Oggi i due si vedono quasi tutti i giorni e sono diventati grandi amici, raggiunti anche dal sosia di Kim Jong-un per festeggiare tutti insieme. Questo è il mondo che vorremmo, dove la gente semplice dimostra l’umanità che – purtroppo – è totalmente assente dalla cronaca.