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Le fatine Winx sono diventate maggiorenni

Le fatine Winx sono diventate maggiorenni

Sono già trascorsi 18 anni dalla messa in onda del primo episodio delle Winx su Rai Due. Da quel giorno le fatine più amate dalle ragazze hanno conquistato il mondo. Un successo creato dal visionario Iginio Straffi fondatore e presidente della content company Rainbow che in questi diciotto anni è è riuscita a imporsi nel settore delle produzioni cinetelevisive. E non solo.

Il successo di Bloom, Stella, Tecna, Flora, Musa e Aisha da Rai Due si è spostato su Rai Gulp e Rai Yoyo e in 150 Paesi del mondo. Da quel primo formati televisivo sono stati creati successivamente serie di fumetti, una trilogia di film d’animazione in CGI (Computed Generated Imagery), quattro film per la tv, due spin-off, un film interpretato da attori “in carne ed ossa” e numerosi tour in giro per il mondo. Il tutto condito da canali social dove abbondano i fan club dedicati.

Winx Club è fra i contenuti televisivi più seguiti a livello internazionale per i più piccoli e adolescenti. Affronta temi di attualità e allo stesso tempo sa ben interpretare i sogni e i bisogni del pubblico di ragazzine a cui sa parlare di diversità, inclusione, relazioni sentimentali. Ma anche di amicizia, coraggio, impegno, generosità, rispetto. Temi che accompagnano i bambini verso l’indipendenza e l’interesse a cavarsela da soli. Bloom, Stella, Tecna, Flora, Musa e Aisha oggi sono anche fate in carne e ossa grazie alla serie live action originale Netflix: Fate The Winx Club Saga prodotta in collaborazione con Rainbow.

Ma qual è il segreto della longevità delle Winx?

Secondo il suo ideatore e creatore Iginio Straffi il loro successo si deve soprattutto all’immedesimazione che bambine e bambini riscontrano nel programma. Le Winx raccontano le loro vite e i loro problemi. Dai rapporti con i genitori alla scuola, all’incontro con la comunità scolastica, agli amici. Il tutto accompagnato da una colonna sonora composta da musiche e testi originali che, nel corso degli anni, sono diventati un vero e proprio “stile Winx”.

Ma oltre ai bambini Bloom, Stella, Tecna, Flora, Musa e Aisha piacciono anche ai ragazzi e ai grandi perché, sottolinea Straffi, “Le storie al loro interno hanno anche complessità e livelli di lettura in cui solamente un pubblico più adulto riesce a cogliere certe sofisticazione. Ci sono elementi pensati per i bambini, ma grazie ad alcune sfumature sono i più grandi a riconoscersi”. E così le bambine che nel 2004 avevano poco più di cinque o sei anni oggi si ritrovano con più di 20 anni e la responsabilità di affrontare le difficoltà del mondo con la determinazione delle sei fatine.

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