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Colpo grosso al Buffardello: il capobanda è… Umberto Smaila

Colpo grosso al Buffardello: il capobanda è… Umberto Smaila

Colpo grosso al Buffardello: il capobanda è... Umberto Smaila

Colpo grosso… al Buffardello, il capobanda è Umberto Smaila. La banda del Buffardello e il Manoscritto di Leonardo da Vinci è il nuovo film del regista trevigiano Mario Chiavalin, girato fra Milano e Padova, su sceneggiatura del giornalista e scrittore Luca Arnaù. Il cast comprende alcuni “assi” della commedia all’italiana come Pippo Franco, Maurizio Mattioli, Max Cavallari dei Fichi d’India, Rudy Smaila, Loretta Micheloni, Salvatore Misticone e Tatiana Previati. Su tutti incombe la presenza di Umberto Smaila, a capo di una sgangherata banda di falsari.

La trama del film in sintesi

Si tratta di una commedia con un retrogusto noir che racconta la genesi di una divertente truffa internazionale, ovvero la creazione di un falso manoscritto leonardesco da parte di un gruppo di anziani amici, capaci di ingannare i più grandi esperti. Una storia di persone sconfitte, sconfitte dalla vita, dall’amore, da sogni non realizzati e solo sfiorati. Persone che, grazie a una truffa ingegnosa condotta con fantasia, riusciranno a esaudire i loro desideri nascosti e a vivere un sogno. Una bella prova d’autore, per una storia capace di far ridere e di commuovere allo stesso tempo.

Colpo grosso… col Buffardello: il capobanda è Umberto Smaila

Cominciamo dalla cosa più recente: la tua interpretazione nel film di prossima uscita “La banda del Buffardello”. Cosa ci racconti sul film?

Si tratta di una bella commedia comica con una venatura da giallo, quindi per non rovinarvi la sorpresa al cinema non vi dirò moltissimo sulla trama. Però mi piace sottolineare che si tratta davvedo di un film molto spassoso, con un cast di amici e attori importanti come Pippo Franco, Maurizio Mattioli, Max Cavallari e anche mio figlio Rudy. Insomma… una vera banda!

Durante la tua lunghissima carriera hai lavorato e fatto incontri con personaggi tra i più diversi. Chi ti viene in mente in questo momento?

A caldo?!? Il primo che mi viene in mente è Diego Abatantuono, un’amicizia nata e cresciuta durante il successo dei Gatti di vicolo Miracoli. Pensa che ai tempi fu per cinque anni il nostro autista… ma non aveva la patente! Continuava a rimandare di prenderla, per mille motivi diversi. C’era un problema però, legato al “leggero sovrappeso” mio e di Diego. Ci organizzavamo in questo modo: io guidavo, a fianco c’era Diego e gli altri tre schiacciati dietro! Era un autista che non guidava… ma in compenso ci faceva da tecnico delle luci. Cosa peraltro non difficile, visto che avevamo un solo riflettore, acceso o spento.

Umberto e i suoi incontri notturni

A proposito di incontri… c’è anche una storia molto singolare che ti vede insieme a New York ad un gruppo piuttosto assortito: Jennifer Lopez, Pudd Daddy e addirittura una spia del Mossad, vero?

Sì, tutto vero. Eravamo a New York in un locale che frequento spesso, il Cipriani Downtown a Soho, che è un punto di incontro per la gente dello spettacolo, artisti famosi, altri meno… anche moltissimi italiani. Insomma, un sacco di gente. In una serata dove avevo voglia di divertirmi, arrivano la Lopez e Puff Daddy – allora fidanzanti – che si fanno subito notare. Soprattutto lei, molto sexy ed appariscente, con un vestito attillatissimo che metteva in mostra il suo lato-b… importante! Io stavo cantando a cappella e Puff Daddy mi diede una pacca sulla spalla in segno di approvazione.

E poi cosa successe?

Ad un certo punto, con il padrone di casa, l’amico Giuseppe Cipriani mi incitava a cantare a gran voce. Allora io intono alla mia maniera il “Vincerò” dalla Turandout di Puccini e poi, con forchetta e coltello, inizio a imitare la batteria cantando “Satisfaction” dei Rolling Stones! Tutta la gente che era nel locale si è alzata in piedi, alcuni sopra i tavoli, cantando tutti quel famoso ritornello. C’era l’idea di organizzare un locale insieme al Rockefeller Center, poi ci fu l’11 settembre…

Ma la spia del Mossad cosa c’entrava in tutto questo?
Si trattava di un ex Mossad che si era messo a ballare, con una specie di coreografia che facevo fare al pubblico del mio locale in Sardegna, lo Smaila’s a Poltu Quatu. La facevano tutti, perchè io raccontavo che il non farla portava sfortuna.

Personalmente ricordo alcune serate fantastiche il lunedì sera a Milano al Gimmy’s, con te e la band di Colpo Grosso a far ballare la gente con musica dal vivo…
Già, quanto tempo è passato… si trattò di una stagione davvero irripetibile. Tanti ricordi di altrettante serate di grandissimo divertimento, un locale molto bello, bella gente, personaggi della tv, calciatori. Sapere che qualcuno si ricorda di quella gioia provata così tanti anni fa è una bella cosa, grazie di questo tuo ricordo.

Ho letto da qualche parte che una delle canzoni incise dai Gatti di vicolo Miracoli ha venduto un numero di copie pazzesco, è vero?

Certamente! Si tratta di “Capito”, che vendette un milione di copie. A quel milione vanno aggiunte circa 600mila copie da “sgamuffo” vendute a Napoli!

La nascita dei Gatti di vicolo Miracoli

Ma il gruppo come nacque esattamente?

Con Jerry (Calà) ci si incontrava ai concertini e poi a scuola al liceo classico Maffei. Io ero in classe con Franco (Oppini) e all’ultimo anno anche con Nini (Salerno). Mettemmo in piedi un complesso chiamato Studio 24, i Gatti nacquero successivamente. Dovevamo darci un nome; Vicolo Miracoli era una nostra canzone. Decidemmo per I Gatti, animali dallo spirito libero e a volte graffianti.

Un personaggio come te ha conosciuto anche tantissime donne affascinanti, però tu sei da 30 anni insieme alla tua Fanny…

E’ una cosa della quale vado molto fiero, 30 anni di vita insieme, una cosa non da poco. Il nostro primo incontro avvenne negli studi di Colpo Grosso, era il 1988. Poi ci rivedemmo nel 1994, al funerale di un amico comune. Fu in quel momento che scoccò la vera scintilla che ci fece innamorare.

Cosa hai trovato in lei di diverso dalle altre donne, tanto da giustificare un legame così solido e duraturo?

Fanny è unica!

 

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