A Sanremo il duetto d’amore al maschile di Mahmood e Blanco: sono primi!
Una prima serata sanremese piuttosto malinconica, quasi come – citando lo scrittore giapponese di culto Murakami – come… un cagnolino nero senza una zampa sotto la pioggia di dicembre! Con la sala stampa chiamata ad esprimersi al voto, a differenza delle lungaggini svoltesi in Parlamento la settimana scorsa, abbiamo già stamattina un numero uno: si tratta della coppia formata da Mahmood e Blanco.
Ecco la classifica temporanea, dopo l’esibizione dei primi dodici concorrenti:
Mahmood e Blanco – Brividi
La rappresentante di lista – Ciao Ciao
Dargen D’Amico – Dove si balla
Gianni Morandi – Apri tutte le porte
Massimo Ranieri – Lettera di là dal mare
Noemi – Ti amo non lo so dire
Michele Bravi – Inverno dei fiori
Rkomi – Insuperabile
Achille Lauro – Domenica
Giusy Ferreri – Miele
Yuman – Ora e qui
Ana Mena – Duecentomila ore
In generale un’inaugurazione scarsamente mordente, durante la quale abbiamo assistito a cose che manco Rutger Hauer in “Blade Runner”… con alcuni giornalisti storici della musica italiana genuflettesi devotamente di fronte ad alcune canzoni estremamente deboli. Che dire poi dei siparietti di Amadeus in versione driver per i Maneskin e il duetto brasileiro con le mini-cover divertenti delle canzoni tristi? Una volta Tenco all’Ariston era argomento sacro… ora ci si scherza su, idem dicasi per quel Luca, cantato da Luca Carboni in Silvia lo sai, che “si buca ancora”, con Amadeus burattino a fare il coro con frizzi e lazzi (“si buca, si buca”).
